Scrittrice italiana. Cresciuta nel popolare quartiere romano del Testaccio,
esordì come giornalista per quotidiani e riviste, sviluppando quella
peculiare capacità di affabulazione che non mancò mai alla sua
produzione. Nel 1941 (anno in cui sposò A. Moravia, da cui in seguito si
divise) furono pubblicate la raccolta di novelle
Il gioco segreto e la
fiaba
Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. La
centralità della fantasticheria continuò, in piena epoca
neorealista, anche nei romanzi che la imposero definitivamente alla critica:
Menzogna e sortilegio (1948, vincitore del Premio Viareggio) e
L'isola
di Arturo (1957, vincitore del Premio Strega). I temi della fantasia,
dell'adolescenza come età dell'assoluta dedizione sentimentale, si
ripresentarono nei racconti di
Lo scialle andaluso (1963) e nella
composita raccolta
Il mondo salvato dai ragazzini (1968). In quest'opera
si ritrovano testi di natura poematica (la cui struttura strofica è
vicina alle soluzioni dell'avanguardia) affiancati a generi differenti quali il
dramma o la satira o il documento ideologico, la cui cifra comune è
rappresentata dalla dichiarazione di fiducia in una sorta di anarchismo e
pauperismo che riconosceva nell'innocenza dei "ragazzetti celesti" l'unica
speranza accettabile, astorica e aculturale. Tale tematica venne sviluppata
dalla
M. in uno dei suoi romanzi più discussi ma anche di maggior
successo,
La storia (1974), nel quale oppose al mondo reale, apportatore
di morte e distruzione insensate, il mondo ingenuo e povero del piccolo
protagonista. Con
Aracoeli (1982) la
M. affrontò lo strazio
personale delle relazioni familiari, unendo il fascino evocativo della sua
narrazione alla penetrazione psicologica. La produzione saggistica e
giornalistica del ventennio 1950-70 fu pubblicata nel volume postumo
Pro o
contro la bomba atomica ed altri saggi (1987), cui seguirono le pagine
inedite di
Diario 1938 (1989) (Roma 1918-1985).
La scrittrice Elsa Morante